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Braciole di maiale d'alpeggio alle olive 

Braciole di maiale d'alpeggio alle olive

La carne di questo maiale, allevato negli alpeggi estivi e nutrito degli scarti della produzione del latte e delle erbe e radici, ha un sapore e un profumo molto particolari; ed in più è magra, tenerissima e facilmente digeribile.
Per qualunque preparazione venga usata, il risultato sarà sempre eccellente.

Questa volta l'ho preparata, molto semplicemente, in padella; marinata brevemente e rosolata con olive e capperi.
Un successo! 

In questi giorni abbiamo il rientro in valle dagli alpeggi: vediamo se riesco a procurarmi nuovamente questi tagli di carne (non è che ce ne sia una grande quantita, sul mercato) e a proporre altre preparazioni!

E ora, cominciando come sempre dagli ingredienti, iniziamo a cucinare!

Ingredienti, per persona:

In genere indico qui una lista dettagliata di tutti gli ingredienti ma qui penso che ognuno debba decidere quali aromi preferisce per accompagnare questa carne così particolare.
Io ogni braciola l'ho marinata con:

aglio schiacciato

origano

sale

pepe

olio EVO

succo di limone

e accompagnata poi in padella da:

olive kalamata, snocciolate

capperi

un'idea di vino bianco 

Preparazione:

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Cominciamo col tirar fuori dal frigo la carne almeno un paio d'ore prima di cucinarla: passandola dal frigo alla padella bollente la rovineremmo di certo. 

Schiacciare l'aglio e mescolarlo con gli altri aromi, l'olio e il succo di limone.

Condire le braciole con questa marinata massaggiandola bene e, trascorsa una mezz'ora, girarle e massaggiarle di nuovo.

La carne dovrà marinare per almeno un'ora.

Al momento di cominciare a cucinare, scaldar bene una padella antiaderente o un tegame di ferro trattato
(volendo aggiungere ancora un filo d'olio senza però scordare che la carne è già stata marinata con olio)
e appena caldo posarvi le braciole.

Coprirle con l'eventuale marinata avanzata e resto della marinata e aggiungere tutt'intorno le olive (meglio se snocciolate); lasciar cuocere a fuoco medio per quattro / cinque minuti.

Girare la carne, mescolare le olive e i capperi (magari versandne un po' sulle braciole) e sfumare con un po' di vino bianco.
Lasciar cuocere ancora quattro minuti, coperto, poi togliere dal fuoco e lasciar riposare qualche minuto prima di passare nei piatti.

Servire le braciole coperte da olive e capperi e accompagnate da delle patate o dei fagiolini lessati (come nelle foto).
Altro non occorrerà se non che un poco di sale per chi ancora ne volesse.

Buon appetito!

SUGGERIMENTI E NOTE:

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  • Una curiosità: da molti anni i maiali non venivano più portati all'alpe: a differenza di mucche e capre non sono così ordinati e docili da marciare tutti in fila e richiedono costante attenzione (o se ne partono tranquilli alla ventura). Inoltre un maiale che fa vita d'alpeggio, sempre in movimento, non diventa bello pesante come un maiale messo all'ingrasso, quindi venderlo a peso non ripaga degli sforzi fatti per allevarlo.
    Negli ultimi anni, però, per favorire l'agricolura di montagna (tradizionalmente povera e di bassa redditività) le principali catene svizzere della GDO hanno promosso questo allevamento, pagando ai contadini i maiali per unità e non a peso e creando loro così un'ulteriore fonte di guadagno.
    Chiaramente il prezzo al dettaglio, per i consumatori, non è quello del maiale d'allevamento.
    Ma vale l'acquisto per l'alta qualità del prodotto e per dare, nel proprio piccolo, un aiuto a mantener viva l'agricoltura di montagna (la montagna abbandonata e non curata muore; e crea disastri...)
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